PIZZA, PASSIONE TRICOLORE
Anche la pizza può vantare una storia secolare, che, secondo alcuni, affonda le sue radici fin nella cucina etrusca. La vera pizza, con l’impasto soffice e gustoso come la conosciamo oggi, nasce però nel Seicento: si tratta della “mastunicola”, ossia un disco di pasta con strutto, formaggio, basilico e pepe. Sarà ovviamente l’arrivo dalle Americhe del pomodoro ad aprire la strada alla pizza moderna, mentre ancora una volta ad un Napoletano dobbiamo l’invenzione della pizza “per eccellenza”: la Margherita. Il pizzaiolo Raffaele Esposito, su richiesta della regina Margherita, moglie di Umberto I Re d’Italia, preparò tre pizze, una delle quali con pomodoro, mozzarella e basilico, pensando al tricolore italiano. La regina gradì molto quest’ultima, ed il pizzaiolo decise di chiamarla col suo nome.
PIZZA, AN ITALIAN PASSION
Also pizza can boast a century-old history that, according to some people, has its origins in the Etruscan cooking. Nevertheless, the pizza that we know at present, which is soft and tasty, was invented in the 17th Century: it was the ‘mastunicola,’ i.e. a disk of dough with lard, cheese, basil and pepper. The arrival of tomatoes from America permitted the creation of the modern pizza, and the invention of the pizza ‘par excellence,’ pizza Margherita, is due to another Neapolitan. The pizza maker Raffaele Esposito, at the request of Queen Margherita, who was the wife of Umberto I King of Italy, prepared three different pizzas, one of them was garnished with tomato, mozzarella cheese and basil and had the same colours of the Italian flag. The queen particularly liked this pizza, so the pizza maker decided to call it with her name.
Per l’Unesco, il know-how culinario legato alla produzione della pizza, che comprende gesti, canzoni, espressioni visuali, gergo locale, capacità di maneggiare l’impasto della pizza, esibirsi e condividere è un indiscutibile patrimonio culturale. I pizzaiuoli e i loro ospiti si impegnano infatti in un rito sociale, il cui bancone e il forno fungono da “palcoscenico” durante il processo di produzione della pizza, la più amata nel mondo.
For Unesco, the culinary know-how linked to the production of pizza, which includes gestures, songs, visual expressions, local jargon, ability to handle pizza dough, perform and share is an indisputable cultural heritage. Pizzaiuoli and their guests in fact engage in a social ritual, whose counter and the oven act as a “stage” during the production process of pizza, the most loved in the world.