LA RADIO DI GUGLIELMO MARCONI
Radici italiane anche per il “padre della radio”: Guglielmo Marconi. Se oggi possiamo infatti di­sporre di tale potente mezzo di comunicazione, lo dobbiamo a questo ingegnere bolognese, che già nel 1898 effettuò la prima trasmissione senza fili attraverso l’acqua da Ballycastle (Irlanda del nord) all’isola di Rathlin. Sarà un intenso programma di lavoro, durato alcuni anni, che permetterà a Mar­coni il raggiungimento, nel 1908, del suo obiettivo più ambizioso: un ponte di comunicazioni regolari tra le due sponde dell’Atlantico. L’anno successivo gli fu attribuito il Nobel per la Fisica, primo di una serie di prestigiosi riconoscimenti. Alla scoperta di Marconi devono del resto la vita i superstiti del Titanic, una delle prime navi dotate di radio. Dei 2.358 passeggeri, solo 740 si salvarono, proprio grazie a quell’SOS lanciato al largo della Groenlan­dia. Marconi fu tra i primi ad accorrere al porto di New York per ricevere i sopravvissuti.

GUGLIELMO MARCONI’S RADIO
The father of the radio, Guglielmo Marconi, was also of Italian origin. If at present we can use this powerful medium, we owe it to this engineer from Bologna who in 1898 made his first radio broad­cast without connecting wires over the water from Ballycastle (Northern Ireland) to Rathlin Island. Thanks to his hard work, Marconi achieved his most ambitious project in 1908: regular transatlan­tic transmissions. One year later he was awarded the Nobel prize for Physics, which was only the first of a series of prestigious awards. Marconi’s inven­tion rescued the survivors of the Titanic, which was one of the first ships to be equipped with a radio. Out of 2,358 passengers, only 740 survived thanks to that SOS which was launched off Greenland. Marconi was among the first people to rush to the harbour of New York to welcome the survivors.